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martedì, agosto 05, 2008

Ddl Gelmini, ecco il precariato a vita

Dopo i 100.000 tagli per i docenti previsti dal ministro Tremonti nel D.L. 112/08 per il prossimo triennio 2008-2011, che renderanno non soltanto impossibili nuove immissioni in ruolo ma metteranno a rischio i neoimmessi in ruolo, e i docenti in ruolo da anni per quelle classi concorsuali che saranno assorbite o abolite (oggi, vi sono 27.000 posti vacanti e 19.000 nuovi pensionati), il ministro Gelmini condanna a vita i precari, presentando e approvando nel Consiglio dei Ministri del 1 agosto 2008 l’articolo 5 del Disegno di legge recante “Disposizioni in materia di istruzione, università e ricerca”.
Premesso che le ultime, disattese, due leggi finanziarie hanno approvato norme atte a immettere in ruolo 150.000 docenti nel triennio 2007-2010 e a stabilizzare rapporti di lavoro continuativi per più di un triennio, non si comprende la ragione per cui i posti disponibili per un biennio non possano essere assegnanti al ruolo invece che essere affidati a supplenza.
L’unica norma apprezzabile del DDL Gelmini è l’articolo 7 riguardante il valore abilitante della laurea in Scienze della Formazione Primaria, auspicato da noi, e sostenuto con forza dall’on. Aprea (presidente VII Commissione della Camera) dopo l’abolizione dell’art. 5 della L. 53/2003 che aveva messo a rischio l’abilitazione dei laureati nella Facoltà di SFP. Rimane, però, la loro esclusione e quella dei colleghi del IX ciclo, Cobaslid, Strumento Musicale, Afam, dalle graduatorie ad esaurimento dopo due ordini del giorno (Di Stefano, Russo) impegnativi per il Governo, approvati in sede di discussione del D.L. 93/2008, e le interrogazioni presentate alla Camera dal PD e dall’on. Fucci.
Invocare la continuità didattica per trasformare le supplenze da momento straordinario nella carriera lavorativa dei docenti, a momento caratterizzante della loro professione, significa arrendersi all’evidenza di tenersi buoni i 60.000 colleghi che avranno una supplenza annuale nel biennio 2009-2011 e condannare tutti i 300.000 a rimanere precari a vita. E non parliamo dei 15.000 specializzandi del IX ciclo che, se verranno inseriti in graduatoria, non avranno mai una supplenza.
Se veramente, il ministro Gelmini tiene alla continuità didattica ne parli con il ministro Tremonti, aumenti di 1 punto percentuale il Pil dedicato alla scuola invece che il rapporto alunni/docenti, trasformi le cattedre dal 30 giugno al 31 agosto o all’8 settembre, immetta in ruolo altri 100.000 docenti rinunciando ai tagli, e inserisca gli specializzandi nelle graduatorie.
Noi non ci rassegniamo a questa logica della “selezione innaturale” dei docenti precari, e tanto mai a ipotesi di reclutamento che si piegano a logiche clienterali che mortificano, a loro volta, la professione docente, lasciandola in balìa delle raccomandazione delle Rsu e dei presidi.
D’altronde, dopo diverse interviste, sempre improntate a propositi di dialogo e di apertura al mondo professionale e sindacale della scuola, il ministro Gelmini de imperio, senza convocare o ascoltare nessuno, continua a decidere il destino della scuola, precarizzandola per poterla smantellare sistematicamente. E non si sa consigliata da chi…
Abbiamo denunciato da soli in audizione in Parlamento i tagli del D.L. 112/08 e il mancato inserimento degli specializzandi del IX ciclo, abbiamo impugnato nei tribunali le norme che impediscono la mobilità territoriale dei docenti precari (cambio di provincia), l’assegnazione delle ore di sostegno in deroga ai contingenti previsti (sostegno), l’assunzione su tutti i posti vacanti (immissione in ruolo 2008).
Siamo pronti a contrastare l’ennesimo provvedimento contro la scuola; il Parlamento deve riappropriarsi delle sue prerogative e la società tutta. Anche per questo il 2 ottobre 2008 manifesteremo a Roma, perché il destino degli specializzandi non può essere legato alla prima sortita di ferragosto ma deve essere oggetto di un processo complessivo che rivaluti la professione docente e la dignità dei suoi formatori.


Marcello Pacifico
Presidente Anief - Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione
04/08/2008

martedì, gennaio 22, 2008

Serve il libro di Dewey?
...Eccolo qui
Sono o non sono un genio? ;)

martedì, febbraio 27, 2007

La fase 1 è stata superata con successo. Ovvero, il primo scoglio di questa fantastica permanenza delntro la SSIS, gli esami dell'area filosofica, sono stati brillantemente superati. Ad essere onesta, mancano ancora dei loschi figuri che lo stanno sostenendo oggi pomeriggio e dei soggetti ancora più loschi che hanno deciso di boicottare la Festa delle Donne per omaggiare Platone ed il Sofista (di sicuro scelta più saggia che assistere ai vari riti pagano-consumistici che il buon gusto della nostra amata società ci propina) o, meglio ancora, cogliere l'occasione per farsi una bella chiacchierata su un testo fondamentale sull'argomento scritto nientepocodimenoche da Mill, ovvero il On Subjection of woman

Adesso per me è cominciata la rincorsa all'area comune, che per formazione mi risulta... come dire... un tantinello estranea? Innanzitutto toccherà finire e consegnare le varie relazioni più o meno volontarie. A breve sul sito metterò in download il modulo per il recupero della Cavalieri. Per quello di D'Arcangeli le iscrizioni al club sono ufficialmente chiuse: chi ha partecipato mi mandi in EMail classe ed ore da recuperare, che va scritto sul frontespizio, come indica lo stesso professore:

...qualsiasi testo o lavoro consegnato alla Segreteria, on line o
cartaceo che sia, deve recare, in intestazione, oltre ai vostri dati
personali, la dicitura: "Lavoro di ricerca individuale" oppure "Lavoro di
recupero ore di assenza in esubero" (oppure entrambi, se il lavoro serve a
entrambe le finalità), con la precisazione, sempre e comunque, della
disciplina alla quale il lavoro stesso si riferisce.
Se in un testo collettivo uno specializzando s'inserisce con un lavoro che
serve sia all'una che all'altra finalità, la circostanza va precisata.
Anzi stabiliamo che, in caso di lavori collettivi, le finalità vanno
precisate per ciascun specializzando sul frontespizio del lavoro stesso, ok?