giovedì, luglio 17, 2008

Giornata CIP

Venerdì 11 luglio il SSISMA ha partecipato alla giornata svoltasi a Roma e organizzata dall’associazione nazionale CIP (Comitati Insegnanti Precari), per confrontarsi e riflettere sul momento che ad oggi si trovano ad affrontare le migliaia di insegnanti precari a seguito delle nuove direttive in materia di pubblica istruzione.

Numerosi sono stati i gruppi e le associazioni che vi hanno preso parte, fra cui il “Forum Precari Scuola”, la “Rete Precari SSIS”, associazioni di precari dalla Liguria, dal Veneto e dalla Toscana, il CUB Roma.

Da subito è stata espressa una profonda preoccupazione per il situazione che si va profilando, e la stringente necessità di una presa di coscienza della stessa da parte di tutto il corpo degli insegnanti, precari e non. Conseguentemente è emersa la volontà di contrastare le decisioni, finora prese dal Ministro della Pubblica Istruzione Gelmini, di tagliare, in tre anni, circa 150.000 posti di lavoro all’interno della scuola.

Molto sentiti, tra i vari punti toccati, sono stati: la rivendicazione della possibilità di svuotare, tramite assunzione, le graduatorie ad esaurimento; il profondo dissenso a che i Dirigenti Scolastici vedano maggiorati i loro poteri; il problema delle scuole parificate, che considerano i precari manodopera a basso costo, retribuendoli con bassi stipendi e in nero, tramite il “ricatto” dei punti.

Ovviamente si sono manifestati fisiologici particolarismi, giustificabili dalla eterogeneità dei gruppi che presenziavano; in proposito molto dibattuto è stato il punto se aprire o no le graduatorie a livello nazionale, senza doversi mettere in coda in caso di spostamento di provincia. Ma sostanzialmente era opinione diffusa l’esigenza di una azione unitaria che raccogliesse, dove possibile, le istanze di tutti. Uguale solidarietà e compattezza è stata espressa nei riguardi dei sissini del IX ciclo, che rischiano di rimanere esclusi dalle graduatorie ad esaurimento.

Dunque, a conclusione, è emersa la volontà di organizzare una rete di persone che si mettano in moto per rivendicare e proteggere i propri diritti. Di qui la necessità di creare una serie di contatti che pongano in comunicazione tra di loro le varie organizzazioni degli insegnanti, nonché i singoli docenti.

Infine, si è esaminata l’ipotesi di preparare, per la prossima settimana, un sit-in davanti a Montecitorio, e successivamente una mobilitazione generale.

Federica

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