mercoledì, maggio 30, 2007

Ecco tutte le info che sono riuscita ad ottenere finora sull'esame di stato:
Sostanzialmente
tutto bene, le tracce dello scritto erano facili, a ciascuno sono state date tre
tracce, del tipo: “l’ulimo Platone” “la controriforma”, “la crisi del 29”, “l’etica
di Kant” “la cause della rivoluzione francese”; perlopiù erano tracce di filosofia.
All’orale ti chiedevano qualcosa dello scritto giusto per farti parlare un po’,
domande tipo “Perché hai scelto di fare l’unità didattica in 4 ore?”, “Perché hai
usato il brain storming nella verifica finale?”, e ti facevano un’altra domanda
scema sulla relazione finale consegnata alla Minervini. Sembrava che ti facessero
delle obiezioni, ma in realtà ti facevano solo motivare le tue scelte, l’unità
didattica non è un integrale che si può svolgere in un solo modo e quindi dovevi
spiegare le tue ragioni.
Ci aspettavamo che i voti fossero simili tra loro, invece c’è stata un po’ di
differenziazione, sono andati dal 74/80 al 79/80. Per prendere il massimo dei punti,
cioè 42, devi aver preso un voto che va da 77 a 80. Il voto si compone così: la
media degli esami dei due anni che è in trentesimi si trasforma in quarantesimi,
venti punti per lo scritto/orale, venti punti per la relazione finale. Per darti
un’idea: con una media del 29 agli esami, se prendi 18 allo scritto/orale, 18 alla
tesina (spesso il voto è lo stesso) arrivi a prendere 74 circa (Il 74 corrisponde a
41 punti in graduatoria).Con la stessa media, 20, 20, arrivi a prendere 78 circa.
C’è stato un solo problema, forse è di questo che hai sentito parlare, una ragazza
ha preso 66. Facendosi due conti ha preso il minimo allo scritto, cioè 14, e il
minimo alla tesina. Ma da quanto mi è parso di capire lo scritto è stato una specie
di disastro. Le tracce della A036, quindi psicologia, pedagogia ecc., erano assurde,
del tipo: “le scienze dell’educazione”, “la pedagogia interculturale”, sono tracce
troppo generiche ed è difficile farci un’unità didattica, e infatti quasi tutti
hanno preferito svolgere quelle di filosofia. Questa ragazza ha scelto invece una di
queste tracce ed era: “pedagogia e filosofia: positivismo e neoidealismo”. La sua
unità verteva sul positivismo, non c’era niente sul neoidealismo, e niente sul
legame pedagogia-filosofia. Ti scrivo tutte queste cose non per dire cattiverie
sulla mia amica ma per darti un’idea su come si può sbagliare a fare l’unità
didattica. Non è una cosa difficile ma non bisogna prenderla troppo alla leggera.

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