lunedì, gennaio 07, 2008

Alora.. le lezioni ricominceranno a partire da giovedì... a Roio, per nostra somma gioia. Ma proprio nella terra dei lupi con la neve ci deve toccare? Idee per cavarci fuori da questo guaio? protestiamo?

..ed in penoso ritardo, come al solito. gli auguri di Matteo e le sue riflessioni sul presente e sul futuro...

Ciao carissima, uso la tua per girare a tutti gli auguri di buon anno...
Hai visto il Dini cosa ti combina sotto le feste? nel suo diktat rientra anche la "nostra" futura categoria, oramai lo sberleffo alla categoria è sport nazionale, è stereotipizzata oramai la figura del docente ignorante e fannullone, però resto perplesso non sentendomi ignorante e fannullone. Hanno parlato tanto male delle SSIS sempre e comunque, io però guardandovi cari colleghi, vedo che a noi poveri sventurati tutto può essere detto tranne di essere ignoranti e fannulloni...sarà forse che gli ignoranti e fannulloni sono altri che però stanno davanti a noi in graduatoria e terranno il nostro posto occupato per chissà quanto tempo ancora?
E' vero il mestiere di docente è stato per generazioni il "dopolavoro" di liberi professionisti che così si assicuravano la pensione, il lavoro della moglie "laureata" del libero professionista che non volendo fare la casalinga a tempo pieno trovava nell'insegnamento l'optimum per conciliare casa e lavoro, il porto per tutti quei laureati che tagliati fuori dalla corsa alla libera professione hanno ripiegato sull'insegnamento, questo è storia del mestiere che bene o male è stato il ripiego per eccellenza per generazioni.
Negli ultimi anni, congiunturalmente a questo, la "scuola a misura d'alunno" ovvero la scuola a misura di fannullone ha portato ad un decadimento della scuola stessa: il garantire che tutti raggiungano un obiettivo minimo di conoscenze avrebbe richiesto una bella mole di lavoro (se prima si bocciava il somarone ed il discorso era chiuso adesso invece il somarone avrebbe dovuto raggiungere un minimo di conoscenze), lavoro che non si addice di certo al lavoro "ripiego", al lavoro "dopolavoro", al lavoro "casa-lavoro". Ed è qui che vien fuori il genio italico, se tutti devono raggiungere un minimo di conoscenze allora quale strada migliore che abbassare quel minimo a livelli da lobotomizzati? Questo è stato fatto, con la gioia degli alunni che conseguono diplomi studiando poco o niente (opto per la seconda) e docenti che in tal modo hanno garantito "la scuola a misura di alunno" al minor costo possibile per loro (si lavora sempre poco, anzi meno) e per gli altri (avete idea di quanto risorse servirebbero per garantire anche al somarone il raggiungimento di un obiettivo minimo di conoscenze?).
La scuola a misura di alunno costa, costa perchè richiede ai docenti un tale impegno che nessun docenti appartenente alle categorie "ripego" "dopolavoro" "casa-lavoro" si sogna minimamente di fare (ed anche il docente "per vocazione" se permetti per uno stipendio da operaio non vedo perchè dovrebbe farlo)...costa preparazione che di certo non si consegue con i DM 85...costa allo Stato perchè per riparare un debito ad un alunno non bastano di certo 15 ore di ore (scusate il bisticcio di parole) di recupero...costa perchè richiede un totale cambiamento del docente stesso...costa perchè è notorio che migliaia di docenti che adesso hanno l'abilitazione grazie ai vari DM non riuscivano a passare il concorso per entrare alla SSIS nemmeno dopo varie visite ai santuari più disparati (fatima, lourdes,medjugorie) ed invece dei DM si sarebbero dovuti cacciare fuori i soldi per fare dei corsi di "aggiornamento" (eufemismo!!!) a tappeto (visto che tanto oramai nessuno poteva loro sbattere la porta in faccia), salvo poi però lamentarsi nello stesso tempo dei docenti ignoranti.
La verità è che non cambierà mai un caxxo, il carrozzone andrà avanti così, ogni richiesta di aumento salariale sarà cancellata dal ricatto di lavorare di più, pertanto si andrà sempre avanti con l'equilibrio oramai trovato (si, si guadagna poco però non si lavora un caxxo) ed ogni richiesta di maggiore impegno e preparazione sarà cancellata dal solito ragionamento (mi paghi da operaio e pretendi che lavori davvero?).
Ma poi, diciamocela tutti, la scuola oramai è una sorta di parcheggio per futuri disoccupati, i nostri giovani devono conseguire il diploma e magari iscriversi all'università visto che tanto di trovare un lavoro non se ne parla...Ma ci pensate davvero se la scuola bocciasse e dicesse ai tanti che l'università non fa per loro cosa succederebbe? Orde di giovani disoccupati che coscienti di non avere un futuro sui libri pretendono (giustamente) di avere un lavoro già a 18 anni? Bene o male li teniamo parcheggiati a scuola, li facciamo iscrivere per la laurea triennale, ve li teniamo buoni fino ai 30 anni e poi a 30 anni ve li mandiamo nei call center perchè se lavori al call center con la laurea puoi sempre illuderti che è una cosa temporanea e prima o poi farai il lavoro per cui hai studiato, se lavori al call center a 18 anni senza l'illusione di poter poi fare un lavoro migliore finisci con appiccicarti in camera il poster o di Pietro Maso (se hai dei genitori benestanti) o di Pablo Escobar....il che non è un buon segno
Ci dovreste ringraziare!!!
http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article17632.html

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao!
sono una sissina di torino... navigando in rete ho trovato il vostro blog e mi sono (tristemente) consolata constatando che siamo tutti sulla stessa barca (che fa acqua da tutte le parti...)
Tenete duro, coraggio!
valentina